Intervista ad Andrea Grignaffini
Nell’ambito degli eventi che
fanno parte del programma di Parma 2020, abbiamo assistito ad un incontro il
cui argomento era ‘L’enogastronomia e le eccellenze alimentari a Parma’. Il
protagonista di questo incontro è stato il noto critico enogastronomico Andrea
Grignaffini, al quale abbiamo rivolto alcune domande, a proposito della sua
passione per il cibo e i vini.
Ho letto che lei è laureato in
Giurisprudenza, com’è che è arrivata questa passione per l’enogastronomia?
Io sono sempre stato appassionato
di cucina e a quell’epoca non c’erano studi idonei come ci sono adesso, che
hanno creato dei corsi di formazione per specialisti. Mi sono appassionato e a
quell’epoca la cucina era molto meno in voga e da lì ho iniziato un percorso in
modo tecnico nel 1990 con Veronelli.
È stato importante aver
conosciuto una persona di quella fama?
Fondamentale, altrimenti non
sarei qui a rispondere all’intervista. È stato veramente un maestro, uno che mi
ha aperto la mente in un mondo che era totalmente all’inizio della sua vita.
Il fatto di essere di Parma ha
inciso in qualche modo in questa sua scelta?
In effetti non ci avevo mai
pensato, ma probabilmente è vero. Una nasce in una piattaforma in cui il cibo e
il gusto sono considerati alla stregua quasi di un’arte. Quindi alla fine forse
il ‘genius loci’ in questo caso conta.
Ho visto che lei è stato anche
giudice a Masterchef, come vede questo proliferare di tante trasmissioni che
parlano di cucina?
Ci sono sempre problemi di
esagerazione. Di certo ha portato ai giovani l’entusiasmo e l’amore per la
cucina, non a caso le scuole alberghiere e le scuole specializzate sono
aumentate esponenzialmente. I corsi sono pieni; io insegno ad Alma che anche
per questo ha un successo straordinario, perché il cuoco è diventato un fenomeno
mediatico, è diventato un ‘opinion leader’. Poi giudica bene o male, ma
quantitativamente è stato utilissimo.
Ringraziamo Andrea Grignaffini
per la sua disponibilità, mentre del suo incontro riferiamo in un altro
articolo.
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