Il coronavirus può essere trasmesso con il cibo?
Fin dall’inizio dell’epidemia di Coronavirus, sono state diffuse una serie di prescrizioni igienico-sanitarie sia da parte delle autorità, sia come tutorial su Youtube, in alcuni casi un po' fantasiose. In sostanza il messaggio che arriva alle persone, è comunque quello di prestare particolare attenzione alle norme igieniche, cosa che peraltro dovrebbe essere così anche in condizioni normali.
Al di là di questo, la domanda che ci poniamo
nel titolo è di grande importanza. Si può pensare che il virus si possa
diffondere anche attraverso il cibo. Questo perché, all’inizio di tutto, c’è
l’ormai tristemente famoso mercato di Wuhan, dove si vendevano pesci e animali
vivi.
In realtà, secondo i più autorevoli
microbiologi, i virus che causano malattie respiratorie, non si trasmettonoattraverso il cibo. Questo hanno rivelato gli studi effettuati sulla Sars e
sulla Mers, due virus molto simili a quello del Covid-19. D’altra parte, non
esiste alcuna prova che ci siano state persone infettate attraverso il cibo. È
però altrettanto vero che di questo virus ancora non si sa molto, soprattutto
per quanto riguarda la sua persistenza; per cui sarebbe pensabile che il
rischio non sia del tutto inesistente, sebbene lo si possa considerare come
un’eccezione.
Come facciamo dunque a difenderci? L’Organizzazione
Mondiale della Sanità ci dà alcuni suggerimenti: evitare per quanto possibile
il consumo di alimenti crudi di origine animale, preferire cibi cotti, conservare
ben distinti i cibi cotti da quelli crudi per evitare contaminazioni,
utilizzare tutte le norme igieniche suggerite già per la prevenzione di
infezioni come la Salmonella. Si sa per certo che il Coronavirus, così come
tutti i virus di questa specie, vengono neutralizzati a 70°. I cibi cotti non
possono quindi essere portatori del virus. E questo mette definitivamente a
tacere quel video diventato virale su Youtube di un pizzaiolo italiano che
starnuta sulla pizza prima di metterla in forno, video diffuso per gettare
discredito su noi italiani, prima che altri paesi europei venissero travolti
dall’epidemia.
Per quanto riguarda i cibi crudi, in
particolare frutta e verdura, c’è da dire che molto raramente vengono consumati
nel momento della raccolta. Questo vuol dire che quando arrivano sulla nostra
tavola sono già passati diversi giorni e sappiamo che i virus di questa specie
non sopravvivono oltre i tre giorni. Tuttavia, anche in questo caso basta
seguire le normali norme igieniche, lavando accuratamente frutta e verdura,
prima di consumarla. Inoltre, soprattutto per quanto riguarda la ristorazione, ma
anche nelle nostre case, è importante per le superfici l’uso dei disinfettanti,
come l’alcool denaturato o l’Amuchina, che uccidono i virus in brevissimo
tempo.
In conclusione, cosa vogliamo rispondere alla
domanda che ci siamo fatti nel titolo? Possiamo dire con una certa sicurezza, che
il Coronavirus non si propaga attraverso i cibi e che quindi possiamo mangiare
tranquilli. Per affermare questo ci vengono in aiuto le parole pronunciate da
Marta Hugas, direttore dell’EFSA, l’autorithy europea dell’alimentazione. In
sostanza la Hugas afferma che le esperienze precedenti fatte con i virus che
danno difficoltà respiratoria e a cui è riconducibile il Coronavirus, non
evidenziano alcuna prova di trasmissione attraverso il cibo e non esiste
altresì alcuna prova che il Coronavirus agisca diversamente. È vero che la
probabile fonte d’infezione in Cina sono stati gli animali, ma da lì in poi il
virus si è diffuso solo attraverso le persone.
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