Breve storia delle uova.
La questione, molto controversa, vede due
soluzioni: la versione creazionistica e quella evoluzionistica. La prima si rifà
alla Genesi e precisamente al punto in cui si dice che Dio al quinto giorno
creò gli uccelli e i rettili e quindi gli animali che depongono le uova, senza
citare le uova; quindi è nata prima la gallina. La seconda versione si basa
sull’evoluzione che ha portato alcune specie di rettili, che già deponevano le
uova, a trasformarsi in uccelli, in particolare quelli che non volano; quindi è
nato prima l’uovo.
Comunque siano andate le cose e
qualunque delle due teorie si voglia seguire, l’uomo è venuto a contatto con le
uova ai tempi della preistoria. L’uomo ha infatti osservato la vita dei rettili
e degli uccelli e si è accorto che deponevano le uova e che da lì nasceva un
essere vivente. Successivamente l’uomo da cacciatore è diventato allevatore ed
ha iniziato ad allevare anche le galline. Già gli antichi Egiziani avevano
studiato metodi di allevamento e di incubazione delle uova e si può dire che
siano stati i primi a considerare le uova come alimento, anche se riservate
alle classi più abbienti.
Per i Greci invece le uova erano
già diventate un elemento importante nella dieta, specie per le persone
anziane, come affermava il medico Galeno, le cui teorie sono state seguite per
diversi secoli. Quanto ai Romani le uova erano molto apprezzate e vengono citate
da vari autori quali Cicerone, Giovenale, Marziale, Plinio il Vecchio. Anche in
questo caso si trattava di persone abbienti e si offrivano le uova specialmente
nei banchetti con ospiti di riguardo. Le ricette erano piuttosto ricercate ed
erano soprattutto quelle descritte da Marco Gevio Apicio nel suo ‘De re
Coquinara’. Il pasto dei Romani in queste occasioni si apriva con la
‘Gustatio’, cioè l’antipasto, con olive, pane, vino e un uovo.
Anche nel Medioevo l’uovo era
considerato molto prezioso, tanto che veniva utilizzato anche come mezzo di
pagamento dai feudatari, ai tempi di Carlo Magno. All’uovo si attribuivano
anche proprietà magiche per tenere lontano il male e di buon auspicio per le
gestanti. Dal punto di vista alimentare è curioso quello che affermava il
medico Antimo, vissuto alla corte di Teodorico a Ravenna. Antimo affermava che
le uova avevano delle grandi proprietà energetiche, al punto che se un uomo ne
mangiava quante più poteva, otteneva un vigore fisico al di sopra di qualunque
altro cibo. Una cosa del genere la si può vedere in una scena del film
‘Casanova’ di Federico Fellini. Un grande estimatore delle uova era Dante
Alighieri per il quale il miglior alimento al mondo era un uovo col sale,
praticamente l’uovo sodo come lo mangiamo oggi.
Le uova sono state protagoniste
in letteratura e nella storia. Ne ‘I Viaggi di Gulliver’ di Jonathan Swift, i
regni di Lilliput e Blefuscu si fanno la guerra per risolvere la controversia
se l’uovo va rotto dalla punta stretta o dalla punta larga. Cristoforo Colombo
è ricorso ad uno stratagemma con un uovo, per convincere i nobili spagnoli
della riuscita della sua impresa. Una cosa simile ha fatto Brunelleschi per
assicurarsi l’appalto della cupola del Duomo di Firenze.
In tempi ben più recenti possiamo
citare Giuseppe Mazzini che la pensava esattamente come Dante. Ai giorni
nostri, le uova hanno perso quell’alone magico che avevano un tempo ed ora sono
considerate per quello che sono: un alimento importante e ricco di proteine,
presente nella nostra alimentazione anche sotto forma di ingrediente in
tantissimi piatti. Un’ultima annotazione: in campo alimentare se si parla di
uovo ‘sic et simpliciter’ si intende l’uovo di gallina, mentre per gli altri
tipi di uova utilizzati in gastronomia, si deve specificare la provenienza
(struzzo, quaglia, storione, ecc.).
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