I VOUCHER: UNA QUESTIONE DELICATA.
In questo inizio di luglio, mese in cui, sia pure a fatica, qualcuno รจ riuscito a concedersi una vacanza, ha tenuto banco nel mondo del turismo la questione relativa a i voucher.
Spieghiamo brevemente in cosa consistono. Si tratta
sostanzialmente di buoni che vengono erogati a chi, a causa della pandemia, ha
dovuto rinunciare ad un viaggio o a una vacanza giร programmata e pagata. I vettori,
le agenzie di viaggio e i tour operator hanno individuato in questo sistema la
possibilitร di mediare fra le loro esigenze e i diritti dei clienti
danneggiati. Non tutto perรฒ รจ andato liscio. A fine febbraio, nel decreto Cura
Italia, i voucher erano stati introdotti come una prima misura per fronteggiare
una crisi alla quale nessuno avrebbe mai pensato. Le associazioni di categoria,
come Aidit, Assoviaggi, Astoi e Fto avevano evidenziato i gravi problemi del
turismo organizzato e la risposta del Ministero era stata appunto l’introduzione
dei voucher. Subito perรฒ era intervenuta la Commissione Antitrust che aveva
rilevato l’irregolaritร di una procedura che imponeva ai clienti l’accettazione
del voucher, anzichรฉ lasciare la libera scelta fra voucher o rimborso, come
previsto dalla normativa europea. La stessa Commissione Europea si era quindi
espressa sulla stessa falsariga dell’Antitrust, non bocciando a priori l’emissione
del voucher, ma raccomandando che dovesse essere una scelta del consumatore. In
sostanza, se il consumatore avesse voluto il rimborso in denaro, ne avrebbe
avuto diritto. Su questo punto le associazioni dei consumatori avevano
evidenziato anche la possibilitร che il voucher potesse svalorizzarsi. Infatti,
utilizzato in un periodo diverso, con i servizi soggetti ad aumento dei prezzi,
poteva costringere il consumatore a compensare questo aumento con un ulteriore
esborso, aggiungendo al danno anche la beffa.
Il principio con cui sono nati i voucher รจ stato difeso a
spada tratta dagli operatori del settore turistico, all’indomani della presa di
posizione della Commissione Europea. La Commissione aveva emesso una procedura
di infrazione contro l’Italia e la Grecia, per aver consentito ai vettori l’utilizzo
dei voucher, senza possibilitร di scelta. Una seconda procedura, inviata a
dieci stati e non solo a Italia e Grecia, riguardava invece i pacchetti
turistici emessi da tour operator e agenzie di viaggio, praticamente per lo
stesso motivo. Forti del fatto che diversi stati avevano individuato la stessa soluzione,
le associazioni del settore si sono rivolte al governo chiedendo di difendere
il sistema dei voucher, perchรฉ solo con questi le imprese turistiche potevano
continuare a vivere. Le argomentazioni sono sicuramente degne di nota. Come ben
sappiamo, per mesi le agenzie di viaggio non hanno potuto lavorare, azzerando
le loro entrate e vedendosi cancellare tutte le prenotazioni giร effettuate. Il
problema cruciale che queste imprese devono affrontare รจ quindi quello della
mancanza di liquiditร . Come puรฒ dunque un’agenzia rimborsare un pacchetto, non
avendo i soldi per farlo? La conseguenza sarebbe il fallimento dell’impresa e alla
fine il mancato rimborso del cliente. Visto sotto questa ottica รจ difficile
dare torto alle associazioni di categoria. Come fare quindi per mediare fra le
esigenze di imprese che vogliono continuare a lavorare e i clienti che si sono
visti cancellare una vacanza, magari sognata e attesa da tempo? Tra l’altro ci
sembra un’imposizione maggiore l’atteggiamento della Commissione Europea, inteso
a far rispettare una normativa emanata per fronteggiare situazioni ordinarie e
non straordinarie come un’epidemia.
La soluzione per venire incontro a tutti sembra essere stata
trovata con una modifica del Decreto Rilancio. La validitร dei voucher รจ stata
estesa a 18 mesi, contro i 12 del primo decreto e saranno compresi tutti i
viaggi e pacchetti turistici cancellati fino al 30 settembre. Il rimborso in denaro
viene previsto alla scadenza del voucher, qualora non sia stato utilizzato. La norma
ha effetto retroattivo e vale quindi anche per tutti i voucher giร emessi. I voucher
potranno altresรฌ essere utilizzati dopo la scadenza, a patto che una nuova
prenotazione venga fatta entro i 18 mesi. La stessa normativa vale anche per i
concerti, con la differenza che in caso di cancellazione definitiva dell’evento,
il diritto al rimborso sarร immediato.
In conclusione, anche i voucher, come i bonus-vacanza, sono
una soluzione che non riesce ad accontentare tutti, anche se pretenderlo
diventa difficile. ร importante perรฒ sottolineare che si sta lavorando per cercare
soluzioni per un settore, quello turistico, che deve assolutamente tornare al
piรน presto al ruolo che gli compete, in una nazione come la nostra piena di
attrattive e di potenziali fonti di reddito.
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