STORIA DEL CIBO: GLI EBREI NELLA BIBBIA.
Di cibo già si parla nella Genesi, quando Adamo ed Eva
vivevano nell’Eden e potevano usufruire di tutto quello che c’era, tranne dell’albero
della Conoscenza. Da alcuni passi di questo primo libro della Bibbia, si può
pensare che all’inizio dei tempi gli esseri umani fossero vegetariani e così
anche tutti gli animali. Si pensa inoltre che l’uomo abbia iniziato a mangiare
carne dopo il Diluvio Universale, dal momento che la vegetazione era scomparsa,
mentre Noè aveva salvato tutte le specie animali. Dal libro dell’Esodo invece
sappiamo che il cibo principale del popolo ebraico era il pane. Leggendo l’episodio
della fuga dall’Egitto, possiamo vedere dettagliatamente la cena che gli Ebrei
hanno consumato, la notte prima della loro partenza. Qui si parla di pane
azzimo, cioè non lievitato, perché non c’era il tempo per far lievitare il
pane. Da questo la tradizione della vigilia di Pasqua, vigente ancora oggi almeno
fra gli ebrei ortodossi, di mangiare pane azzimo, erbe amare e carne di
agnello, esattamente come al tempo di Mosè.
Il pane dunque era l’alimento che non poteva mancare mai
sulla tavola degli Ebrei in tutta la loro storia. È perciò evidente che in Palestina
si coltivava grano anche se non era l’unico cereale utilizzato dagli Ebrei;
nella Bibbia si fa riferimento anche alle lenticchie e all’orzo. Ci dice la
Genesi che Isacco era un coltivatore e un cacciatore e quindi si nutriva anche
di cacciagione. Il padre, Abramo, era un allevatore e la carne faceva parte
della sua dieta, in particolare la carne di vitello, che lui stesso ha offerto
agli Angeli del Signore, durante la loro visita. Della carne di vitello si
parla anche nel Nuovo Testamento e precisamente nella parabola del Figliol Prodigo;
il padre fa uccidere un vitello per festeggiare il ritorno a casa del figlio. Possiamo
pensare inoltre che dal bestiame d’allevamento gli Ebrei ricavassero anche
latte e derivati e che dunque anche questi facessero parte delle loro abitudini
alimentari.
Altri prodotti che rientravano nella dieta degli Ebrei erano
le olive e il loro olio. L’olio d’oliva era utilizzato sia come cibo che come
alimento che per la cottura. Ed è proprio in un uliveto, nel Getsemani, che
avviene la cattura di Gesù dopo l’ultima cena. Gli Ebrei consumavano anche il
miele selvatico, ma c’è da pensare che non praticassero l’apicoltura o per lo
meno le Sacre Scritture non ne parlano. Nei Vangeli si descrive la figura di
Giovanni Battista come di uno che si nutre di cavallette. Questo cibo peraltro
veniva consumato anche dai popoli della Mesopotamia, quindi nei tempi antichi
non era poi così raro mangiare insetti. Probabilmente se ne nutrivano anche i
lebbrosi che erano costretti a vivere al di fuori delle città , in zone isolate
e desertiche.
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